Intro

Abbiamo inventato la birra fermentata col lievito madre, utilizziamo ingredienti anche particolarissimi, ma produciamo anche birre in stile che hanno fatto la storia brassicola in Italia. Siamo forse poco attenti al marketing, poco presenzialisti, ma spacchiamo il capello in quattro per la qualità e non abbiamo paura di lasciare libere le briglie dell’ispirazione! Per questo gli appassionati (ma anche un pubblico più ampio) ci conoscono e ci stimano.” (Enrico Dosoli, birraio e fondatore del Birrificio Menaresta)

Se è vero che ci vantiamo di coniugare libertà di creazione e attenzione massima per ogni fase produttiva (qualità e originalità sono i nostri credo), l’autentica cifra Menaresta, presente in tutte le birre, anche le più complesse, è in realtà l’equilibrio e la bevibilità: tutto deve essere teso all’ottimale bilanciamento delle componenti e alla facilità di bevuta, per un sorso il più ampio possibile. La sfida alla seconda pinta è l’unica che vogliamo vincere.

La maggior parte delle birre Menaresta è ad alta fermentazione. Il nostro background è belga, successivamente angloamericano (anche old traditional english, con il birraio Oscar Mancin), ma da un po’ di tempo stiamo scoprendo il piacere e la meravigliosa pulizia di gusto delle basse fermentazioni; e ci stiamo facendo tentare!

Grazie ai controlli serrati e all’uso, comunque sempre artigianale, della tecnologia, tutte le nostre birre, pur essendo non pastorizzate e non filtrate, hanno grande stabilità e lunga durata. Non facciamo uso di antiossidanti (solfiti e/o acido ascorbico) né di succedanei o estratti di malto e luppolo e tanto meno di aromi naturali (di luppolo o di altri ingredienti). Solo materie prime tal quali e tanta tecnica, passione e caparbietà. Orgogliosamente.

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Tutta la produzione (amplissima!) è divisa in 4 linee:

  • le SPENSIERATE (facili, buone per tutti, ma di carattere), tra cui i nostri classiconi, San Dalmazzo, Scighera, Felina, nate ben prima dell’apertura del Birrificio, e poi tante altre, keller, pils, stout, bitter…;
  • le ESTROSE (stili birrari e innovazione, nel miglior modo possibile), tra cui tutta l’amplissima gamma delle IPA, sempre in divenire (La Verguenza, la nostra double ipa, è tra le birre più note ed apprezzate in Italia!), ma anche trappiste, saison, imperial stout, tutte con grande personalità, ma sempre in perfetto equilibrio;
  • le CREATIVE (nate da un’ispirazione, una storia, un incontro: le più originali), in cui è prevalso, al momento dell’ideazione, l’aspetto creativo sullo stile birrario: birre quindi non catalogabili (ma facilissime da bere!), da cui emerge sempre un elemento particolare e fuori dal comune;
  • le BARRICATE (sour, wild, barrel aged, il massimo della nostra sperimentazione!), tra cui Birra Madre, dal 2009, unica nel suo genere!, innovativa birra fermentata con lievito madre da panificazione, e altre eccellenze immediatamente riconoscibili sotto il marchio CAUTION BARRICATION AREA.

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E poi ci sono i SIDRI, sotto il marchio SIDRERIA MENARESTA. Il sidro è un prodotto agricolo (molto più della birra); le mele impiegate sono prodotte in Valtellina, sotto il controllo e la selezione di Marco Colzani, che le trasforma in succo. Dal succo di mela Enrico ottiene diversi prodotti, ben caratterizzati, molto diversi l’uno dall’altro e SENZA AGGIUNTA DI SOLFITI. Sidri innovativi, lontanissimi da certa stucchevolezza “melosa” che si beve in giro, ma “di pura mela”, senza ingredienti o aromi aggiunti; secchi, complessi, di facilissima beva, dove il gusto primario della materia prima si integra ai sentori secondari derivati dalla fermentazione e dalla maturazione in legno.

A queste si aggiungono birre e sidri single batch e collaboration beers, in una evoluzione che non si ferma mai.

Il mare magnum della produzione Menaresta!